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27 febbraio ’88, Alberto Tomba ferma il festival di Sanremo e vince l’oro nello slalom di Calgary

27 febbraio ’88, Alberto Tomba ferma il festival di Sanremo e vince l’oro nello slalom di Calgary. Abbiamo ricordato la quinta medaglia di Manuela Di Centa che il 27 febbraio vinse l’oro nella 30 km, ma questo giorno ci riporta anche al 1988, Olimpiadi di Calgary, quando Alberto Tomba fermò il Festival di Sanremo per conquistare la medaglia d’oro dello slalom dopo aver vinto il gigante.

È il tempo di “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri, “Emozioni” di Toto Cutugno e poi ancora i Ricchi e Poveri, Raf, Califano, Maattia bazar l’inedita partecipazione del compianto Francesco Nuti…

Alberto conclude la prima manche al terzo posto alle spalle del tedesco Frank Wörndl che disegna la gara della vita col tempo di 50”99, 45/100 meglio dello svedese Jonas Nilsson. La Bomba emiliana deve recuperare 63 centesimi per conquistare l’oro.

Verso la fine del Festival il conduttore Miguel Bosé assecondato da Gabriella Carlucci interrompe la sequenza delle canzoni per annunciare il collegamento con Calgary dando la linea ad Alfredo Pigna. Il pubblico applaude per l’ardita scelta, mai capitata prima. La Bomba mania è agli inizi ma l’Italia è già pienamente coinvolta, sciatori e non sciatori.

Quando Alberto taglia il traguardo si pone in testa. Poco prima, Bernhard Gstrein e poi Paul Frommelt superano Ingemar Stenmark, attardato nella prima, ma autore di una seconda favolosa che gli permette di recuperare tante posizioni.

Tomba prende il comando della gara con la sua inimitable sciata a “trazione integrale” come l’aveva battezzata Mario Cotelli, ma mancano ancora Nilsson e Woerndl. Lo svedese scia male e finisce addirittura un centesimo dietro a Re Ingo. A quel punto l’argento è sicuro. Ma tocca al tedesco che all’intermedio è ancora in testa.

Alberto a Calgary 88 aveva già vinto l’oro nel gigante

Intanto il pubblico dell’Ariston inizia ad alzarsi dalle poltrone coinvolto in un tifo da stadio.

Woerndl commette un errore e il suo tempo lievita fino a fermarsi 6 centesimi dopo a quello fatto segnare da Alberto. È l’apoteosi, l’Italia esplode come dinnanzi alla vittoria di un Mondiale di calcio. Il festival “canta” la sua vittoria inscenando una standing ovation superiore a quella che qualche minuto più tardi riceverà Massimo Ranieri vincitore di quell’edizione del festival. Al solo ricordo di quel giorno la pelle d’oca di oggi è uguale a quella di 36 anni fa!

Il podio dello slalom delle Olimpiadi Calgary 88: Alberto Tomba, Frank Wörndl e Paul Frommelt

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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