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Criticità olimpiche in Val di Fiemme: Il Comitato replica a Report

Criticità olimpiche in Val di Fiemme: Il Comitato Nordik Ski replica a Report. Il servizio della nota rubrica di RAI3 andata in onda domenica 19 maggio, aveva rilevato ritardi e lievitazione dei costi per la realizzazione di alcune opere. In particolare il rifacimento dello stadio dei trampolini e dello stadio dello sci di fondo.

Il Comitato Nordic Ski e le amministrazioni comunali di Predazzo e Tesero desiderano puntualizzare alcuni aspetti non approfonditi durante il servizio, probabilmente per questioni legate ai tempi televisivi.

Le gare Olimpiche di sci nordico di Milano Cortina 2026, non è una novità, si svolgeranno in Val di Fiemme nelle strutture di Lago di Tesero (Centro del Fondo F. Canal) e di Predazzo (Stadio del Salto G. Dal Ben), interessate ogni anno da sfide di Coppa del Mondo che richiamano tanti appassionati e pubblico e distribuiscono risorse all’economia locale.

In verità, a Predazzo dal 2019 non si disputano le gare di salto dal trampolino grande. E d’estate non arrivavano più, come era consuetudine, le varie nazionali e non si tengono gli affollati campus. Questo perché il trampolino HS 135 necessitava di un intervento dato che era stato giudicato inagibile per alcuni cedimenti nelle infrastrutture portanti. E così è stato poi per il trampolino HS 104 dopo le ultime gare del 2022.

Il dossier di candidatura è stato realizzato dal Comitato Promotore della Candidatura Milano Cortina 2026, raccogliendo alcune informazioni generali da Nordic Ski e dalle amministrazioni comunali di Predazzo e Tesero con la premessa che si trattava di una proposta di massima, ma che poteva, ottenuta l’assegnazione, essere approfondita nei dettagli con sviluppi e miglioramenti in funzione di garantire continuità e sostenibilità nel tempo agli interventi nelle strutture, tutto sintetizzato nella parola ‘legacy’, concetto tanto caro al CIO.

A seguito dell’assegnazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali a Milano-Cortina avvenuta il 24 giugno 2019, è iniziata fin dalla fine del 2019 una serie di incontri e valutazioni per approfondire il tema dello sviluppo dei due stadi di Predazzo e Lago di Tesero, con l’obiettivo di garantire la legacy in modo da programmare degli interventi strutturali che mirassero al 2026 non come un punto di arrivo, ma di ripartenza.

Alla luce di questo importante e fondamentale obiettivo è emerso da subito che i due stadi necessitavano non solo di una sommaria manutenzione ma, nel caso dello Stadio del Salto di Predazzo, di una radicale ricostruzione essendo i trampolini esistenti progettati tanti anni fa, quando le tecniche di salto erano del tutto diverse da quelle di oggi, con distanze e parabole di volo non più confacenti ai trampolini esistenti. In particolare le piste di lancio costruite 30 anni fa in legno lamellare presentavano delle gravi lesioni strutturali che rischiavano di far collassare la struttura portante, con seri rischi sia per gli atleti che per lo svolgimento di un evento di tale importanza e questo è il motivo fondamentale della totale ricostruzione.

Il Comune di Predazzo ha promosso un percorso di analisi e sviluppo coinvolgendo numerosi esperti nazionali ed internazionali, sia del settore, sia altre figure in grado di aprire lo sguardo su futuri sviluppi e utilizzi dello stadio del salto anche per altre attività non necessariamente legate agli eventi sportivi. In tal senso è stata decisa la sostituzione della seggiovia che porta gli atleti alla sommità del trampolino con un ascensore, utile anche per i potenziali sportivi, turisti e curiosi (come succede all’estero) che intendono visitare anche la torre di lancio. È in previsione infatti un pacchetto turistico per visitare lo Stadio del Salto, e in questo modo sarà possibile accedere facilmente, ovviamente accompagnati da guide, e non sarà necessaria la presenza del personale tecnico per la seggiovia, tra il resto quasi impossibile da trovare.

Per questi motivi i costi di realizzazione sono lievitati rispetto a quelli indicati nel dossier di candidatura.

Rispetto ad un intervento mirato a sanare le sole strutture di lancio si è ritenuto più opportuno rivedere il progetto in un’ottica di continuità e sviluppo per i prossimi venti – trent’anni.

A questa scelta si è aggiunto un incremento sostanziale dei costi di realizzazione a seguito dell’emergenza pandemica e del Superbonus 110 che ha coinvolto a 360° il mondo delle opere pubbliche e private degli ultimi tre anni. I lavori sono stati affidati a fronte di un bando e non a trattativa privata, bando poi vinto da un’impresa locale.

Nel dettaglio, gli interventi previsti allo stadio del salto di Predazzo riguardano la riqualificazione trampolini, sala atleti, torre giudici e tribuna allenatori. Oltre ai costi comprensivi di oneri progettuali, servizi annessi e iva sono così suddivisi.

Demolizioni e viabilità Euro 2.552.000.
Opere sportive principali Euro 31.138.393.
Innevamento con nuovi cannoni ed ascensore inclinato Euro 8.556.000,00.

Il totale dell’intervento per lo Stadio Dal Ben di Predazzo ammonta quindi ad Euro 42.246.393, finanziati in parte dalla Provincia Autonoma di Trento ed in parte dallo Stato/CIO.

Discorso diverso per il Centro del Fondo di Lago di Tesero. Qui le opere prevedono interventi non solo per l’appuntamento olimpico. Sono state individuate alcune nuove strutture che potessero completare lo stadio soprattutto per gli anni a seguire. E per la fruizione dell’impianto anche nel periodo estivo o per altre attività non solo sportive (eventi, meeting, formazione ecc.).

Anche in questo caso i costi di realizzazione sono diversi da quelli indicati nel dossier di candidatura, ma le nuove strutture realizzate permetteranno di conseguire l’obiettivo della legacy senza ritrovarsi con delle ‘cattedrali nel deserto’ inutilizzate, come successo in altre situazioni Olimpiche del passato (ad esempio Torino 2006).

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Cosa prevedono i lavori

Un nuovo volume interrato per gli spogliatoi atleti e locali tecnici (Euro 4.194.000).
La demolizione e ricostruzione edificio ex tribuna.
La realizzazione del nuovo centro federale (Euro 4.954.900).
La manutenzione straordinaria dell’impianto sportivo (Euro 881.500).
L’adeguamento piste sci, impianto d’innevamento e illuminazione.
L’approvvigionamento idrico.
Manutenzioni straordinarie.
Acquisto terreni e mezzi, realizzazione pista da skiroll (Euro 1.321.700).

Il totale degli investimenti previsti al Centro del Fondo di Lago di Tesero ammonta a Euro 19.158.700. Ma nessun costo sarà imputato ai due Comuni di Predazzo e Tesero.

La tanto attesa pista da skiroll consentirà l’utilizzo estivo del centro fondo.  migliorando anche la fruizione del poligono di biathlon. Le piste dovevano essere adeguate ai nuovi standard sportivi in quanto a larghezze e dislivelli, favorendo pure una migliore produzione televisiva.

C’è anche una precisazione doverosa in riferimento agli impianti di innevamento. Il previsto prelievo dell’acqua dai fiumi è regolato a livello provinciale da precise leggi e norme che garantiscono sempre il Minimo Deflusso Vitale.

L’acqua, solo 100 litri/sec, si preleva in tardo autunno quando l’utilizzo da parte dell’agricoltura è ridotto. Altresì viene restituita in primavera con il naturale scioglimento della neve prodotta. È importante sottolineare che non si utilizzano additivi o sostanze chimiche. È documentato che l’impatto sull’ambiente e sull’ecosistema risulta del tutto insignificante.

Gli altri interventi citati durante il servizio di Report esulano dalle competenze e dalle responsabilità del comitato Nordic Ski. In particolare il Villaggio Olimpico presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza e il BRT (trasporto veloce su gomma) sono di competenza dello Stato. E ovviamente alla Provincia Autonoma di Trento. Sono i due enti a dover fornire dettagli e rassicurazioni sulla bontà degli investimenti e delle ricadute positive future per il territorio.

È assodato che un grande evento come quello Olimpico porta qualche disagio sul territorio, ma le positività sono innumerevoli a tutti i livelli.

Intanto il Comitato Nordic Ski è al lavoro per il terzo Campionato del Mondo di Skiroll (12-15 settembre)

e per le gare di Coppa del Mondo di Sci di Fondo (Tour de Ski) valide come preolimpiche in programma dal 3 al 5 gennaio. Le gare preolimpiche di salto e combinata nordica slitteranno all’estate 2025, a trampolini ultimati. Saranno inserite in un progetto “Festival” che includerà anche lo skiroll. La Stadio del Salto fin da inizio estate sarà invece a disposizione degli atleti per testare le nuove caratteristiche tecniche dell’impianto.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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