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Dal Presena alla Biennale di Venezia: i teli salva-ghiaccio diventano installazioni artistiche  

Dal Presena alla Biennale di Venezia: i teli salva-ghiaccio diventano installazioni artistiche.
Parte dell’enorme coperta geotessile che protegge ogni estate lo spessore del ghiacciaio tra Valle Camonica e Val di Sole è ora protagonista di una installazione alla Biennale d’Architettura a Venezia, fino al 21 novembre

I teli geotessili, che da oltre un decennio proteggono nei mesi più caldi il ghiacciaio Presena tra Valle Camonica e Val di Sole dal contatto diretto con la luce del sole e ne preservano lo spessore, a breve torneranno a quota 2.600 metri e lì rimarranno fino a settembre: i lavori di preparazione sono iniziati questa settimana.

Uno dei teli che hanno protetto il ghiacciaio negli anni scorsi è diventato protagonista di un’installazione artistica alla Biennale d’architettura di Venezia che è possibile visitare fino al 21 novembre.

Il fatto che i ‘nostri’ teli siano esposti nel prestigioso contesto della Biennale ci fa sperare che l’interesse per la salute della montagna e dei suoi delicati ecosistemi sia sempre più diffuso” commenta Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale.

Nel dettaglio, l’opera esposta a Venezia nel padiglione Italia è stata ideata da Giovanni Betti, Professore universitario dell’Università della California, Berkeley, insieme all’architetto Katharina Fleck e ai suoi studenti dell’Università delle Arti di Berlino (Universität der Künste UdK) che a marzo con la collaborazione del Prof. Christoph Gengnagel ha organizzato nel proprio atrio la prima installazione con il telo proveniente dal Presena.

Il progetto – denominato ‘The invisible mountain’ (theinvisiblemountain.com) – prevede che il tessuto prenda la forma del profilo delle cime dalle quali arriva, ad un’altezza da terra tale da poterlo ammirare da sotto.

Per vedere, appunto, quella ‘montagna invisibile’ che deve essere protetta prima che sia troppo tardi.

Siamo lieti che i teli del Presena vengano utilizzati in modo così originale – prosegue Bertoliniperché diverranno in questo modo anche strumenti di comunicazione dei risultati finora raggiunti grazie al progetto avviato nel 2008 dall’università di Milano, dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla società Carosello che gestisce gli impianti sul ghiacciaio”.

Anno dopo anno, la superficie di ghiaccio coperta dai teli è cresciuta, passando dai 40mila m² del 2014 si sono superati i 100mila m² del 2020. In media, lo spessore di ghiaccio che rimane sotto i teli alla fine dell’estate si aggira sui 2,5/3 metri.

La conferma della validità di questo progetto arrivava già nel 2014 da un’analisi realizzata dai ricercatori universitari: il settore coperto con il geotessile ha evidenziato valori medi di albedo (l’unità di misura del potere riflettente di una superficie) di 0,64 contro un valore medio di 0,43 per la superficie glaciale non coperta.

Il settore coperto in media ha un assorbimento di energia solare del 36% mentre la superficie non coperta del ghiacciaio ha assorbito in media il 57% dell’energia solare.

Complessivamente l’azione del telo nel modulare i flussi energetici radiativi assorbiti dal ghiacciaio porta per il periodo di sperimentazione, ad una riduzione dell’ablazione del 52%.

La tecnica per realizzare la “coperta” geotessile è stata peraltro perfezionata nel corso del tempo: i teli, della dimensione di 5 metri di larghezza per 70 di lunghezza ciascuno, non vengono più termosaldati ma cuciti per evitare scarti di materiale e facilitarne la rimozione. Dal Presena alla Biennale di Venezia Dal Presena alla Biennale di Venezia Dal Presena alla Biennale di Venezia

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).