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È iniziato il “viaggio” di Alex Vinatzer nel Team Redster

È iniziato il “viaggio” di Alex Vinatzer nel Team Redster.
Concentrato e consapevole di essere di fronte a un nuovo capitolo della sua carriera è attualmente il più forte slalomista azzurro e da qualche settimana entrato a fare parte del Team Redster, si racconta così…

Il colore “rosso acceso” legato ai prodotti più performanti di casa ATOMIC, quelli della famiglia Redster per intenderci, dona perfettamente ad Alex Vinatzer, lo slalomista azzurro di maggiore talento e con prospettive di importanti successi ai massimi livelli dello sci.

Un colore si sa che evoca forza, passione, potenza, qualità che Alex ha già mostrato di avere nel suo DNA durante le ultime stagioni di Coppa del Mondo grazie a performance che lo hanno portato nell’olimpo dei migliori slalomisti al mondo.

La prima domanda ad Alex Vinatzer non può non essere: quali emozioni e riflessioni hanno accompagnato il tuo passaggio in Atomic?

“Il materiale prima di tutto deve essere performante e il servizio deve essere funzionale, poi ho fatto i test con approccio molto professionale, sono stato trattato veramente benissimo.

Con gli sci non ne parliamo,  mi sono da subito trovato molto bene… Appena li ho messi ho sentito dal primo giorno il giusto feeling e mi sono fidato delle mie sensazioni”.

C’è di più: una delle principali motivazioni che hanno spinto Alex Vinatzer verso Atomic è anche quella di compiere quell’ulteriore salto di livello nello slalom gigante, disciplina cui cercherà di dedicare più tempo.

Alex ha confidato che parteciperà a delle gare FIS in Argentina in settembre per cercare di abbassare i punti e per partire con il piede giusto in vista della stagione agonistica 2022-2023. Ma quale distanza oggi ha con gli specialisti delle porte larghe? Ci confida che “…non mi sento così distante devo essere sincero, dovrei riuscire a fare qualche gara in più per trovare il ritmo giusto, i tempi in allenamento non sono distanti, poi è utile, anche per lo slalom, aver la possibilità di allenarmi con continuità con i gigantisti”.

Parlando con Alex di materiali, dei suoi nuovi sci e di scarponi Atomic Redster gli si illuminano letteralmente gli occhi, già perché sono le sue frecce dell’arco pronte ad essere scoccate fin dal primo start di Coppa del Mondo; lo sci ideale da slalom secondo Alex:

Deve essere facile e stabile, e per facile intendo che permetta di fare la curva in poco tempo e in caso di errore di potere recuperare subito”. Idee chiare, anzi, chiarissime anche sugli scarponi: “Vale più o meno lo stesso ragionamento dello sci, deve essere stabile, ma comunque lasciare una certa libertà di movimento… a volte puoi sceglierlo troppo morbido, che permette di muoversi bene, ma è instabile, o se è troppo stabile e, quindi troppo duro, non ti muovi sulle caviglie; è necessario trovare il mix ottimale, questa è la formula magica che permette di andare più forte”.

Durante questa prima parte dell’estate Alex Vinatzer ha lavorato veramente duro sotto l’aspetto della preparazione atletica e, diciamolo, lo si nota dalla massa muscolare, cresciuta rispetto alla passata stagione: “Dedico la media di 4 ore al giorno di allenamento atletico e palestra” confida il nostro portacolori, aggiungendo “…più tutto quello che è connesso a una seduta, massaggi, stretching, etc., si arriva a 5-5 ore e mezza.

Tutta la giornata insomma è bella piena, ma anche il recupero e l’attenzione all’alimentazione fanno parte ormai della mia routine… ci credo molto, infatti, cerco di mangiare bene, le cose giuste seguendo un specifico programma di integrazione, ma non proprio di nutrizione”.

Come tutti i giovani, quando si ambisce a diventare campioni nello sci, ci si spira a un fuoriclasse, Alex ad esempio confida come era fan di “Bode Miller, seguito da Ligety, Hirscher e Kristoffersen” … beh non male, ma con sguardo fisso tutto ad un tratto confida: “Quando ti affacci in Coppa del Mondo non ti lasci più ispirare da un atleta… è più su te stesso che devi lavorare cercando di migliorare il più possibile, più che guardare gli altri”.

Alex, un sogno che si è avverato e uno che vorresti realizzare?

Il sogno che si è realizzato è quello di essere riuscito a diventare un atleta di Coppa del Mondo, da quando ero bambino è sempre stato il mio grande desiderio, mentre un sogno da realizzare è quello di vincere una Coppa del Mondo”.

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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