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I Maestri del Trentino invocano aiuti economici al Governo. Intanto…

Con una lettera sottoscritta da Mario Panizza, Presidente del Collegio dei maestri di Sci del Trentino, i professionisti regionali invocano aiuti economici al Governo Conte. Intanto… non si tirano indietro e in occasione delle gare operano gratuitamente per il bene dello sci Mondiale.

In questi giorni il Trentino sta ospitando alcune importanti competizioni di sci a livello internazionale. Altre le ospiterà nelle prossime settimane. E a rendere possibili tali appuntamenti ci sono anche delle persone poi impegnate professionalmente per tutto l’inverno sulla neve: i Maestri di Sci.

Tradizionalmente il loro lavoro è essenziale proprio nella collaborazione per l’organizzazione delle gare di Coppa del Mondo e di Coppa Europa sino ad aprile.

Ed è bene ricordarlo si tratta di un aiuto prestato in forma di semplice volontariato grazie alle Scuole di Sci. E al forte legame con il territorio in cui operano nei mesi invernali a supporto di tutto il comparto turistico.

Un’attività preziosa garantita anche quest’anno nonostante le difficoltà economiche in considerazione dell’importante valore promozionale che le competizioni rappresentano per il mondo turistico della neve.

La collaborazione viene infatti prestata gratuitamente malgrado dallo scorso marzo i Maestri di Sci non abbiano potuto godere di alcun ristoro economico dopo il blocco dell’attività.

Ciò nonostante non hanno potuto godere di adeguato sostegno economico garantito dal Governo ad altre realtà professionali.

E che anche in queste settimane – con la decisione del Governo Conte di bloccare gli impianti di risalita – di fatto sono a casa senza lavoro.

Nel solo Trentino si tratta di 2.800 iscritti al Collegio provinciale, riuniti in 54 scuole di sci, che salgono a circa 15.000 professionisti in tutt’Italia, dal Nord al Centro-Sud.

E che, come detto, sinora non hanno potuto godere di alcun tipo di sostegno economico, a differenza di quanto avvenuto per altre categorie professionali.

Per questo motivo chiediamo al Governo di inserire anche la nostra categoria nella lista delle attività professionali che possano godere di sostegno economicospiega Mario Panizza, presidente del Collegio dei Maestri di Sci del Trentino.

Con la decisione di bloccare l’attività degli impianti risalita nel periodo natalizio e fino alla prima settimana di gennaio di fatto noi maestri di sci ormai da 11 mesi non disponiamo di entrate economiche e in queste settimane abbiamo perso anche il periodo più significativo, finanziariamente parlando, che combacia con le festività Natalizie e di Fine Anno.

Un po’ come avviene d’estate nelle realtà marine in occasione di agosto e Ferragosto. Per questo chiediamo al presidente Conte e al governo di mettere in campo concrete azioni a sostegno del nostro settore che di fatto rappresenta una delle significative attività legate ad aree di montagna, talvolta marginali, e che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno altre opportunità occupazionali a differenza dei territori di pianura”.

Avere la certezza di un sostegno in sede nazionale per l’intero nostro settore, che spazia dalle Alpi e agli Appennini, e che tenga conto delle differenziazioni occupazionali, consentirà poi un ulteriore dialogo con le varie Regioni.

Per quanto riguarda il Trentinoconclude Panizzaabbiamo già avuto degli incontri con l’assessore al Turismo Roberto Failoni e con i funzionari della Provincia.

Ora si attendono provvedimenti da parte del Governo centrale per valutare ulteriori interventi specifici a livello locale. Più in generale in sede nazionali contatti sono in corso con parlamentari per illustrare nel dettaglio le richieste di sostegno alla nostra categoria”.

L’auspicio è che il Governo Conte prenda in seria considerazione la richiesta di ristoro a questo mondo professionale. Che rappresenta uno dei pilastri del movimento turistico invernale in Italia.  Una chicca invidiata in tutto il Mondo. I maestri del Trentino I maestri del Trentino

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).