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Lo sci è lo sport più bello e più crudele del mondo!

Che lo sci sia lo sport più bello del mondo, va beh, lo diciamo noi, ma allo stesso tempo è indubbio che sia anche il più crudele! Dominik non è il primo e non sarà l’ultimo. E per quanto ci riguarda che si faccia male un campionissimo o un ragazzotto alle prime gare Fis poco cambia.

Domme però, soprattutto in questo momento, è uno dei pochi atleti trascinanti del movimento sciistico italiano. Aspetti con tanta ansia e molto entusiasmo che si presenti al cancelletto di partenza della prossima discesa perché c’è lui.

Lo attendi ad ogni intermedio col cuore palpitante. E siccome quei numerini sono quasi sempre verdi inizi a gioire come un goal! A Bormio è stato pazzesco. E ora non ci resta che attaccarci a quella due giorni meravigliosa.

Ci eravamo fatti anche la bocca con l’ipotesi azzardata che potesse agguantare la sfera di cristallo. Forse non ci credeva nessuno perché oggi un discesista per portarsela a casa non può mai fallire una gara.

Eppure era lì, poco distante da Kilde, Pinturault e Kristoffersen, Che non sempre vincono. perché Hirscher ha lascito un vuoto più grande di quanto si pensasse. Più di un atleta si è messo di mezzo. Da Clemente Noel a Daniel yule, Da Jan Kranjec a Matthias Mayer. E questo giocava tutto a favore di Domme. Ma, al diavolo la Coppa

L’incidente capitato poc’anzi a Dominik è brutto. Un legamento che salta a un discesista e con la frattura del perone non è uno scherzo. Lui è una forza della natura e per recuperarla dopo la sosta obbligata di svariati mesi dovrà lavorare come una bestia. Christof Innerhofer ne sa qualcosa.

A Kitzbühel la scena dunque, sarà tutta sua, di quell’Inner che il podio nella discesa l’ha sfiorato una sola volta, quando terminò al quarto posto lo scorso anno. Ma ne conosce il sapore perché in superG nel 2017 fu secondo e nel 2013 terzo.

Tocca a te ora caro Christof e come sai, il popolo della neve ti adora. A Wengen seppur in prova, hai fato vedere che il tempo è tornato dentro alle tue gambe. A Kitz Domme non ci sarà e tu rientrerai dopo aver superato quello che inizierà a sopportare Domme.

E allora portati sulle spalle anche il suo nome in modo che possa anche lui superare assieme a te il traguardo con il tempo migliore. Lo sci è uno sport da solisti, ma la musica con due strumenti sa essere più armoniosa e ritmica. A te tutta la gloria, a lui il nostro affetto totale!

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).