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Progetto comunicazione Energiapura, Beatrice Sola: “Quante figure attorno a me!”

L’atleta del Gruppo Osservati, Beatrice Sola dello Ski Team Falconeri, entra nel progetto comunicazione Energiapura e dice: “Quante figure attorno a me. Sto entrando proprio in un’altra dimensione“.

Ha proprio ragione Beatrice, atleta del Comitato Fisi Trentino. L’ingresso nell’area Osservati è un primo importante segnale della propria carriera agonistica. L’attenzione esterna aumenta, così come gli occhi dei vari staff tecnici. Insomma ci si sente un pochino di luce addosso che coincide anche con l’aumento delle responsabilità.

Ed è proprio in questo momento che il progetto di Comunicazione Giovani di Energiapura di tutti gli atleti giovani del Pool Italia diventa importante. Non si tratta soltanto di promuovere l’immagine di ragazzi che ancora devono firmare il podio su palcoscenici importanti.

Entra in ballo anche un sostegno o se si vuole, una spalla competente nel settore dei media, mondo finora sconosciuto, proprio per la giovane età. Poi, se parliamo di Bea, va detto che utilizzerà alcuni prodotto di Energiapura come le protezioni e gli accessori dell’azienda Vicentina.

L’azienda ha creato un servizio personalizzato di Ufficio Stampa iniziato quest’anno con la slalomista azzurra Marta Rossetti. E oggi ecco la new entry diciassettenne Beatrice Sola, atleta del gruppo polivalenti osservate della nazionale.

Come per la Rossetti, “Tite” sarà affiancata e seguita dalla giornalista e manager sportiva Silvia Sardi, responsabile Ufficio Stampa di Energiapura.

Commenta Silvia. “Investire sui Giovani per noi è un dovere. Un investimento lungimirante volto a dare valore al lavoro dell’atleta, al suo impegno e a quello delle aziende che investono in questi giovani

Cosa significa dare Valore? ed investire nei Valori?
Vuol dire innanzitutto credere nelle potenzialità di questi giovani, offrire loro le opportunità e il sostegno nel periodo difficile della crescita agonistica.

Se investi in un campione affermato è facile. Il giovane è tutto da scoprire. Energiapura ha creduto e seguito Beatrice sin dalla categoria Children.

Per carattere e determinazione Beatrice sa trasmettere ai suoi coetanei l’impegno e la volontà di raggiungere l’obiettivo di eccellenza.

Valori personali e sportivi che viaggiano di pari passo con i Valori della nostra Azienda”.

Il Progetto di Comunicazione di Beatrice Sola fa parte di un percorso di crescita ben strutturato dal suo Sci Club Falconeri Ski Team. Tramite una “cabina di regia” che con interlocutori molteplici, coordina ed armonizza gli interventi ed i programmi individuali che permettono di far emergere il talento dei propri atleti.

Beatrice ha potuto quindi disporre, a partire dal suo allenatore Ugo Giongo e dai suoi genitori (entrambi maestri di sci) del supporto tecnico adeguato da parte di tutto il club. Che la supporta anche oggi alle soglie della Squadra Nazionale.

E allora vediamo come se la cava Beatrice, per tutti  “Tite”, con le prime domande…

Beatrice, nel tuo passaggio verso le gare Internazionali, l’ufficio stampa si aggiunge a tutte quelle operatività che fanno parte di quel Team che state costituendo?
Esattamente, da quest’anno ci sono tante figure attorno a me, ognuna con la propria professionalità, ognuna che fa un pezzettino.

Nel salto nel mondo Fis, la continuità tecnica è rappresentata da Ugo, che è il tuo punto di riferimento da 8 anni. Quanto è importante avere un tecnico di riferimento guida?
Ugo per me è fondamentale. Ero una bambina quando abbiamo iniziato. Ma avere una “guida” che ti conosce alla perfezione, vuol dire che quando ho le giornate no, lui sa esattamente cosa dirmi e cosa farmi fare.

Conosce il mio percorso tecnico, e lo trasferisce agli altri tecnici. Con lui c’è davvero molta sintonia.

Qual è il tuo modo di interfacciarti con le Aziende che ti sostengono?
All’inizio era mia mamma , ma ora mi piace parlare con le aziende ed interagire io personalmente per dare un feedback sui materiali.

Cosa hai provato e pensato con la convocazione tra gli Osservati Polivalenti della Nazionale ?
È stata inaspettata, ma dentro di me non è cambiato niente. Certo, è una convocazione che mi da forza, ma devo rimanere nel mio piccolo.

La Beatrice dello Sci e la Beatrice nella vita privata sono diverse?
In realtà sono un tutt’uno. Io sono concentrata sui miei obiettivi, e quando mi metto in testa una cosa faccio di tutto per portarla a termine.

Diciamo che il tempo che passo con gli amici, cerco proprio di svagarmi con la testa, ma lo Sci rimane il mio obiettivo primario.

C’è qualcosa della tua vita che vuoi raccontare ?
Si la scuola, è fantastica. Frequento un liceo scientifico in Austria, si chiama Schigymnasium Stams, è un liceo per atleti. Studiamo e sciamo senza problemi.

Vulcanica, positiva, solare e determinata: questa È Beatrice Sola, un tipo tosto!
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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).