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Alberto Cenedesi: “Vi spiego com’è nato l’Head Formula”

Alberto Cenedesi: “Vi spiego com’è nato l’Head Formula”.
Tecnico o confortevole, questo il problema… È l’eterna questione sempre ben presente sui tavoli tecnici dei produttori di scarponi. Head dice di avere trovato una soluzione che elimina definitivamente questo dubbio. La parolina magica è “Formula”. Vediamo allora, di che si tratta.

Spesso gli appassionati pensano che, per poter ottenere ottime prestazioni sulla neve, sia necessario orientarsi verso scarponi con calzata stretta, simile a quella utilizzata dagli atleti di Coppa del Mondo.

Al contrario chi ama avere uno scarpone con cui sciare tutto il giorno pensa di dover rinunciare a certe prestazioni per timore di dover avere scarponi troppo stretti.

L’Head Formula RS 130

La ricerca e sviluppo di HEAD ha sfruttato l’avvento di nuove tecnologie ottenendo il giusto compromesso tra queste due realtà presentando, per la stagione 2021-2022 il nuovo FORMULA. Una scarpa dal DNA racing ma con una serie di accorgimenti che consentono massime prestazioni per tutto il giorno.

Alberto Cenedesi si può considerare il papà degli scarponi Head che vengono sviluppati nel centro di ricerca e sviluppo di Altivole nel distretto trevigiano dello scarpone.

Chiediamo allora proprio ad Alberto di raccontarci come è nata la linea Formula.

«La linea Formula è nata successivamente allo sviluppo del Raptor che è stato un progetto estremamente complicato. Dovevamo centrare l’obiettivo al primo colpo, non  c’era marketing che tenesse! Se gli atleti mettono la scarpa al piede e vincono bene se no vuol dire che c’è qualche cosa che non va. È andata bene!

Quindi, quando ci siamo trovati davanti al progetto Formula arrivavamo, con il Raptor da un  prodotto vincente. Siamo addirittura riusciti ad anticipare i tempi previsti per il lancio, dal momento che l’abbiamo messo ai piedi degli atleti e hanno iniziato subito a vincere.

Abbiamo in pratica  introdotto la forma stretta usata in Coppa del Mondo anche nelle versioni commerciali, ovviamente con i dovuti adattamenti.

L’anno successivo ci siamo posti come obiettivo quello di sostituire il progetto Vector che aveva già qualche anno.

Il traguardo era quello di mettere a punto uno scarpone in grado di offrire prestazioni elevate, e il punto di partenza logico è stato il nuovo Raptor.

Quindi abbiamo cercato di trasferire tutto quello che c’era di buono nel Raptor, dalla mescola dei materiali, ai meccanismi di regolazione. Come il nuovo canting molto stabile, la regolazione flex e la geometria generale della scarpa Senza però andare a penalizzare il comfort di utilizzo.

L’Head Formula 120

Ovviamente qualche differenza fra i due modelli c’è. Infatti abbiamo deciso di andare verso uno scafo bi-iniettato con l’utilizzo di materiali diversi nelle varie zone. Questo per favorire l’ingresso senza però influire sulle prestazioni.

Il risultato è stata una scarpa che permette di sciare molto bene e facile da calzare.

Abbiamo deciso anche di mantenere un certo feeling family con il Raptor

andando verso un’estrema semplicità costruttiva e di design con un look molto rigoroso, quasi minimal. In modo da far capire, anche visivamente, che questo nuovo progetto derivava direttamente dal Raptor».

Quanto tempo c’è voluto per sviluppare lo scarpone?
L’inizio del progetto è datato fine 2019 e lo scarpone è stato presentato in occasione dell’ISPO virtuale 2021.  La messa a punto dello scarpone è molto complessa a partire delle taglie e un po’ anche per la difficoltà di misurare le prestazioni con un metodo scientifico.

L’Head Formula RS 105 W

Nello scarpone questo è praticamente impossibile. Il comportamento delle plastiche è molto diverso rispetto a due pezzi meccanici che lavorano assieme.

Le sensazioni sui piedi sono estremamente soggettive per ogni sciatore. Ad esempio, spostamenti di qualche millimetro dell’imbottitura della scarpetta cambiano completamente il comportamento dello scarpone, soprattutto in zone come malleolo e tallone che sono zone critiche per il  controllo dello sci, e se si sbaglia l’anatomia sono dolori in senso reale. 

Se i piedi dei testatori sono comunque diversi come fate a capire se uno scarpone è centrato?
Abbiamo un team di testatori collaudato composto da atleti, istruttori e maestri e poi facciamo test anche con sciatori non professionisti.
E comunque  visto che il comportamento di uno scarpone da sci non è definibile in modo oggettivo, tramite una formula matematica, a volte abbiamo sorprese che vanno in una direzione non voluta.
Le prove sono tantissime e il lavoro più importante e difficile è quello di sintetizzare le risposte dei vari testatori. Innanzitutto abbiamo l’esperienza delle forme precedenti e i cambiamenti devono essere fatti in modo graduale con piccoli step.

L’Head Formula 95W

Il Formula è presente sia nella versione Rs sia  in quella normale, in cosa differiscono?
Le due versioni differiscono solo nella forma interna che è 98 mm nel RS e 100  mm nell’altra, mentre il guscio esterno è identico, così come avviene nel Raptor  in cui si ha la forma 93 mm e 96 mm. Da notare che creando più spazio interno si assottiglia lo spessore dello scafo stesso, rendendo lo scarpone leggermente più morbido. 

In questi scarponi le scarpette sono personalizzabili con il Liquid Fit?
Si con le scarpette c’è la possibilità di perfezionare la calzata, intervenendo nelle zone critiche di malleolo e caviglia. Se siamo bravi riusciamo creare lo scarpone perfetto per il piede medio, mentre per piedi particolari è già più difficile ottenere la calzata perfetta. 

Grazie appunto a Liquid Fit possiamo intervenire  con un riempitivo in grado di migliorare la precisione ma con il Formula direi che è da fare solo nei piedi con morfologie fuori dalla norma.

Un intervento questo reversibile, confortevole e che può essere calibrato perfettamente dall’operatore a differenza dalla personalizzazione con scarpetta foam. 

Il target di questo scarpone?
È un target di ottimi sciatori che trovano uno scarpone con grande facilità di calzata,  ottimo equilibrio e che consente un controllo preciso dello sci.
Quindi da questa stagione con le piste finalmente aperte sono sicuro che il Formula consentirà di divertirsi  a più non posso.


Tutti i modelli Formula

1. FORMULA RS  (98 mm)
Formula RS 130, Formula RS 120, Formula RS 110, Formula RS 105 W (lady), Formula RS 95 W (lady), Formula RS 85 W (lady)

2. FORMULA  (100 mm)
Formula 130, Formula 120, Formula 110, Formula 100, Formula 105 W (lady), Forumla 95 W (lady), Formula 85 W (lady).

Foto di copertina: Dani Fiori. Alberto Cenedesi vi spiego Alberto Cenedesi vi spiego

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).