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Le nostre Signore dello slalom pronte per Levi

In questa penuria di sci e di gare gli slalom di Levi assumono le sembianze di una Olimpiade, per cui vediamo come le nostre Signore dello slalom sono pronte e come si presentano all’appuntamento. Con la specifica, che oltre al quartetto presente in foto ci sono ancdhe Federica Brignone e Marta Bassino.

La copertina che un anno fa dedicammo alla squadra femminile di slalom, capitanata da Irene Curtoni, ha portato fortuna: Ieie si è confermata fra le prime 15 al mondo e dietro di lei le giovani sono cresciute.

Martina Peterlini e Marta Rossetti hanno provato la soddisfazione di sedere all’angolo del leader in Coppa del Mondo e si sono conquistate il posto fisso grazie alla Coppa Europa.

Lara Della Mea (come raccontato nell’articolo pubblicato ieri) è pronta a tornare protagonista dopo un inverno difficile e persino Marta Bassino e Federica Brignone sembrano agguerrite per i primi slalom della stagione, a Levi.

Lara Della Mea

Il capo del gruppo è sempre Matteo Guadagnini, rispetto all’anno scorso manca Heini Pfitscher, che in primavera ha lasciato la Fisi per andare ad allenare le giovani svizzere. Ma sono stati confermati Alberto Arioli, Nicola Martini (skiman) e Davide Marchetti.

Con lui abbiamo fatto una bella chiacchierata per sapere come stanno le sue ragazze. Davide è giovane e motivato, quel che ci vuole per un gruppo con poco da perdere e tantissimo da guadagnare. Vai Davide, racconta!

«Innanzi tutto posso dirvi che la riduzione dell’organico, con solo quattro atlete, ha migliorato l’ambiente del gruppo. In pista e fuori le ragazze sono unite, la senatrice Irene ha un ruolo importante e resta per tutte il punto di riferimento, è nelle 15 al mondo e ha molta esperienza.

Chiaro che la differenza di età si fa sentire, diciamo che in squadra abbiamo due treni che corrono per andare verso lo stesso obiettivo, motivandosi a vicenda».

Chi va più forte in allenamento?
«Prima che le venisse mal di schiena Tina (Peterlini, ndr) andava molto bene. Lara era vicina e Ieie, che ha deciso di dedicarsi solo allo slalom, appena dietro, costante. Sappiamo che lei in gara tira sempre fuori qualcosa in più, ma stiamo cercando di lavorare perché riesca a cambiare marcia nei passaggi più difficili, quelli dove grazie alla sua esperienza potrebbe fare la differenza».

E Marta Rossetti?
«La conosco da quattro anni e so che è un diesel, in allenamento se la prende più comoda, però è un animale da gara e al momento giusto sa mettere le marce che servono, alzando l’intensità. Con un pettorale addosso Marta si trasforma».

Marta Rossetti

Gruppo piccolo uguale massima qualità, giusto?
«Sì, abbiamo lavorato veramente bene, nonostante i problemi e le limitazioni degli ultimi mesi siamo riusciti a fare tutto come da programma, sia sui ghiacciai (Saas Fee e Senales) che a secco. Anche durante il lockdown le ragazze si sono organizzate bene, hanno comprato il materiale necessario e hanno fatto un ottimo allenamento atletico. Stanno tutte bene, solo Martina come detto ha avuto mal di schiena ultimamente, ma per Levi dovrebbe essere a posto».

Molti raduni li avete fatti assieme al gruppo Elite di Bassino, Brignone e Goggia.
«Una gran fortuna. Loro, anche se già affermate, hanno ancora fame. Sono lavoratrici metodiche, sono le prime ad arrivare in pista e le ultime ad andare via. Se possono fanno sempre un giro in più e non uno in meno, non si lamentano mai anche se fa brutto, traggono il massimo da ogni allenamento e sono un esempio davvero importante per le giovani».

Martina Peterlini con Davide Marchetti

Al via a Levi ci saranno anche Federica Brignone e Marta Bassino.
«E speriamo che anche loro facciano un buon risultato. Marta è cresciuta molto e in allenamento andava forte, Fede è su buoni livelli. Fanno bene a partire, possono raccogliere punti importanti».

Voi in compenso avete lavorato molto anche sul gigante.
«Con l’obiettivo di rendere le ragazze più complete, di ampliare il loro bagaglio tecnico e di non alienarle facendo solo e sempre slalom. Variare archi curva è importante, anche per la mente».

Lara Della Mea a Sölden non ha sfigurato, anzi, è stata la migliore dopo il trio Elite, la prima fra le Azzurre non qualificate.
«La vedo bene, anche in gigante potrà togliersi delle soddisfazioni. L’anno scorso forse è stata bloccata dalle troppe aspettative e ha avuto qualche problemino anche con i materiali, ma ora tutto è risolto ed è tornata a sciare su buoni livelli».

Irene Curtoni nello slalom di levi della scorsa stagione

Levi sarà importante, chissà se e come proseguirà la stagione.
«Dovremo farci trovare subito pronti per i primi slalom. Quest’anno bisogna prendere tutto quel che viene, vivere molto alla giornata. Siamo fiduciosi e carichi per il buon lavoro fatto. Ci è mancato un po’ il confronto con atlete straniere di alto livello, ma forse nell’ultimo raduno prima di partire per la Finlandia riusciremo a fare cronometro con le canadesi».

Canadesi fra cui, dicono, va molto forte la giovane Ali Nullmeyer. A Levi non dovrebbero esserci più dubbi, rientrerà anche Mikaela Shiffrin e se così fosse – speriamo! – tutti gli occhi saranno ovviamente puntati sulla sfida fra lei e Petra Vlhova, con Anna Swenn Larsson e Wendy Holdener a fare da terze incomode. Non vediamo l’ora!

Ricordiamo che tra le Azzurre si unirà anche l’esordiente Serena Viviani

About the author

Maria Rosa Quario

NINNA QUARIO È nota nel Circo Bianco per aver fatto parte della “Valanga Rosa” tra il ’78 e l’86. Milanese doc, da tempo si è trasferita a La Salle, in Valle d'Aosta. Ha conquistato 4 vittorie in Coppa del Mondo e un totale di 15 podi, tutti in slalom, oltre a una “bella” collezione di piazzamenti nelle gare a medaglia: 4° posto all’Olimpiade di Lake Placid 1980 (a 3/100 dal bronzo), 5° al Mondiale di Schladming 1982 (era in testa a metà gara) e 7° ancora ai Giochi, a Sarajevo 1984.
Dopo il ritiro dall’agonismo, nel 1986, si è dedicata al giornalismo e collabora con Sciare dal 1999.
Per la nostra rivista è stata a lungo la depositaria di tutto ciò che riguarda l’agonismo e ha seguito anche il programma test, in particolare i Test Junior. La sua lunga carriera giornalistica (ha collaborato anche con il quotidiano Il Giornale e con Infront Sports & Media seguendo da vicino quasi tutte le gare di Coppa del Mondo) si è interrotta nel 2022, quando ha deciso di cambiare vita per dedicarsi ad altre passioni.
Non ha però abbandonato del tutto la sua collaborazione con Sciare, per cui ora scrive in modo meno intenso e continuativo. E’ mamma di Federica Brignone, uno dei più grandi talenti della Squadra nazionale Italiana di sci alpino, e di Davide, suo allenatore dal 2017.