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Decreto Green Pass bis: obbligatorio sugli impianti di risalita

Decreto Green Pass bis: obbligatorio sugli impianti di risalita
Ecco la risposta che si attendeva da tempo: la commissione che ha definito il decreto “Green Pass Bis” sul quale il Governo ha posto la fiducia, ha esteso l’obbligo di certificato verde anche per l’utilizzo degli impianti di risalita. Per i non vaccinati c’è l’obbligo di tampone molecolare negativo che avrà validità di 72 ore anziché 48 ore.

Non ci sarebbero limitazioni  sulla vendita degli skipass, quindi significa che la “capienza” di un comprensorio sarà del 100 per 100. Resta ancora da stabilire quale sarà la portata degli impianti, se al 100 per 100 (come per tutti gli altri mezzi di trasporto) oppure meno. Se le regole sono quelle dell’estate, 80% impianti chiusi, 100% impianti aperti.

Poco chiaro anche come e quando avverrebbe il controllo del green pass.

Ci si può attendere di tutto, ma ci sembra complicato possa essere associato all’acquisto dello skipass, a meno che il biglietto diventi un documento personale. Tanto meno ci si può aspettare che a ogni impianto si debba tirar fuori lo smartphone o il cartaceo. Un comprensorio non è uno stadio! Dovrebbe, speriamo, prevalere la linea del  controllo random.

C’è un altra questione da approfondire: il decreto parla di uso del green pass per Funivie, cabinovie e seggiovie con chiusura delle cupole paravento. Ci si rifà, dunque, alle regole stabilite per aerei, intercity, Alta velocità, autobus e traghetti. Da qui si dovrebbe intuire che nelle stazioni dotati di impianti di risalita differenti, come seggiovie senza copertura e Skilift, non ci sia obbligo di Green Pass.

Ora bisognerà attendere l’approvazione del Senato che dovrà esprimersi, entro il 5 ottobre, anche su altre misure contenute nel decreto “Green Pass Bis” sul quale il Governo ha posto la fiducia. Dopo di ché sarà bene che vengano sciolti quanto prima i nodi sopra descritti. La stagione è alle porte e aprire un comprensorio non è come tirare su la claire di un negozio. Anche se è evidentemente molto difficile da comprendere.

Questa notizia ha trovato la massima felicità nella dirigenza del Dolomiti Superski che con un comunicato ha ribadito quanto sperato da tempo: Sarà una grande sfida per noi, soprattutto dal punto di vista tecnico e organizzativo, ma siamo contenti di avere una prospettiva certa sull’inizio della prossima stagione invernale, che a questo punto pare essere garantita” ha dichiarato Andy Varallo, Presidente del mega consorzio impiantistico italiano.

Ricordiamo che pochi giorni fa ha aperto la funivia della Val Senales con l’autonoma decisione di obbligo di green pass. È in via di approvazione la stessa regola anche in Austria e in Svizzera. Sarebbe un bene che ogni Paese, quantomeno europeo, impiegasse il medesimo criterio Decreto Green Pass bis: obbligatorio sugli impianti di risalita Decreto Green Pass bis: obbligatorio sugli impianti di risalita

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).