Attrezzatura

Le Pillole Head: sicurezza in primo piano con Head/Tyrolia

Gli attacchi giocano un ruolo fondamentale in quanto sono quello strumento mediante il quale lo scarpone viene fissato allo sci. Un attacco deve garantire da una parte la tenuta dello scarpone allo sci e una trasmissione precisa dei movimenti tra sciatore e sci, dall’altra deve garantire lo sgancio immediato in caso di caduta per limitare il rischio d’infortunio. Abbiamo detto che per poter eseguire un arco di curva ottimale lo sci deve flettere in maniera omogenea per tutta la sua lunghezza. 

Il sistema Freeflex Ë presente sia sui modelli race con piastra avvitata sia su quelli dotati di binario per il montaggio attacchi

La presenza dello scarpone potrebbe limitare la flessione stessa dello sci rendendo la sciata meno precisa e più faticosa. Per ovviare a questa problematica HEAD/Tyrolia usa da tanti anni il sistema Freeflex che è in grado di mantenere sempre costante la distanza tra il puntale e la talloniera in ogni fase della sciata. In questo modo l’attacco può lavorare in maniera ottimale sia nella tenuta che nello sgancio dello scarpone in caso di necessita ma soprattutto il sistema lascia libertà allo sci sottostante di deformarsi senza impedimenti. 

Gli attacchi hanno un sistema a molle regolabili che ne garantisce la tenuta nelle condizioni di sciata e lo sgancio in situazioni al limite durante una caduta. Nella maggioranza dei casi gli attacchi fanno il loro dovere perché le sollecitazioni che ricevono durante una caduta sono diverse come tipologia, intensità, rispetto a quelle a cui sono sottoposti durante la normale sciata. 

Alcuni particolari dell’attacco Protector. La talloniera Pivot con un’apertura in rotazione di 30∞, Ë montata su una slitta a traslazione laterale che, durante le cadute all’indietro con torsione,  si sposta lateralmente di 7 mm  e consente lo sgancio di 180∞, riducendo del 50% le forze che agiscono sulla tibia e sui legamenti del ginocchio

Ma le variabili durante le cadute sugli sci sono molte, e nonostante gli alti standard di sicurezza il funzionamento dell’attacco potrebbe non riuscire a rilasciare in modo estremamente rapido ed efficace lo scarpone.  Dopo un’attenta analisi delle dinamiche motorie dello sciatore, alla luce anche dell’evoluzione di sci e scarponi, il reparto ricerca e sviluppo ha individuato nelle cadute in arretramento con torsione, uno dei momenti più critici per lo sciatore, soprattutto durante l’ultima fase della curva, anche a basse velocità.

 Ecco che per prevenire questo tipo di trauma è nato l’attacco Protector. È stata modificata totalmente la talloniera, che ha la conformazione Pivot montata sopra una slitta a traslazione laterale regolata tramite una molla dedicata. In caso di caduta all’indietro con torsione, lo spostamento laterale dello scarpone facilita e favorisce lo sgancio che avviene in tempi rapidissimi liberando lo sciatore dal vincolo dello sci. 

La talloniera del nuovo Protector, oltre naturalmente alle aperture verticali, ha la possibilità di spostarsi 7 mm lateralmente e un’apertura di 30° in rotazione consentendo quindi uno sgancio di 180°. La combinazione tra apertura laterale e verticale riduce di oltre il 50% le forze che, in caso di caduta all’indietro, agiscono sulla tibia e sui legamenti del ginocchio.


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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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