Nel Salotto di Ninna, Maria Rosa Quario affronta un argomento che l riguarda molto da vicino, ovvero quando un familiare segue l’atleta anche in pista. È dal 2017 che il figlio Davide segue sorella Federica Brignone in tutte le gare e in ogni allenamento. Gliel’aveva chiesto lei stessa per superare un momento dove le andava un po’ tutto storto.
Da quel momento le cose sono cambiare radicalmente. Federica non è l’unica atleta di Coppa ad avere un componente della famiglia al seguito. Beh, quello più noto alle cronache riguarda Mikaela Shiffrin e mamma Eileen.
L’aveva sempre seguita come un’ombra poi dopo Sölden, quest’anno, l’ha pregata di starsene a casa. Per poi richiamarla al primo piccolissimo intoppo, dopo St. Moritz.
Il primo caso più celebre però è senz’altro stato quello di Marc Girardelli e papà Helmuth. Più che padre figlio un rapporto di padre-padrone e… Oggi non si parlano più. Oppure tra Ivica e Ante Kostelic. O Marcel Hirscher e papà Ferdinand. Comunque sia, quello che è importante per un padre o una madre, un fratello o una sorella, è come instaurare il rapporto in pista. Perché lo stesso sangue può condizionare tutto.
La parte più difficile probabilmente ce l’ha l’atleta. Perché deve riuscire a fare in modo che l’aspetto confidenziale non interferisca negativamente sul rendimento. Per il famigliare, invece, l’aspetto più complesso è la gestione del rapporto non tanto con l’atleta ma col resto dello staff.
Ancora più impegnativo se non si tratta di un team privato ma di una vera e propria squadra.
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